L'avifauna

Riserva "Oasi della Contessa"

 

Comune di Collesalvetti

     

 

 

La flora e la vegetazione

 

La vegetazione originaria palustre, in seguito alla modificazione antropica dell'area, si è concentrata perlopiù lungo il perimetro dell'invaso artificiale, con tratti di cannuccia palustre (Phragmites australis (Cav.) Trin.), tifa (Typha latifolia L., Typha angustifolia L.), carice (Carex riparia Curtis), iris palustre (Iris pseudacorus L.), ed essenze arboree tipiche di zone umide, quali salice bianco (Salix alba L.), tamerice comune (Tamarix gallica L.), frassino ossifillo (Fraxinus oxycarpa Bieb.), pioppo bianco (Populus alba L.).

Ai margini del canneto palustre (fragmiteto) sono rintracciabili specie di comune reperibilità nelle varie zone umide, come l'altea (Althaea officinalis L.), l'astro marino (Aster tripolium L.), il vilucchione (Calystegia sepium L.), la canapa acquatica (Eupatorium cannabinum L.), la salcerella (Lythrum salicaria L.), l'incensaria o mentastro (Pulicaria dysenterica (L.) Bernh.).

A testimoniare l'antica natura palustre dell'area rimangono nuclei ridotti delle vaste estensioni di prati umidi a giunchi, carici ed altre ciperacee, habitat ideale per molte specie di uccelli in migrazione e svernamento.

E proprio la ricostituzione delle differenti formazioni vegetali originarie del sito, tra cui il canneto, il prato umido, le zone ad alte erbe palustri, le aree allagate permanenti colonizzate da piante acquatiche ed i nuclei di essenze arboreo-arbustive igrofile, costituisce la base del piano di rinaturalizzazione dell'area della Contessa, finalizzato al ripristino della varietà di habitat tipica delle aree palustri.

 

 

 

 

 

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A cura di: Francesca Ruggeri

 

   

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