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Comune di Collesalvetti

     

 

 

 “Viaggio da Livorno alla Sambuca”

 

“Martedì 23. Ottobre 1742. doppo pranzo andai col Signor Dottore Gio. Gentili alla Sambuca. Doppo d’aver passata una pianura presentemente molto coltivata, ma che intorno a 100. anni fa era padule, si cominciò a salire per la strada, lungo la quale passa l’Acquidotto detto di Limone, il quale da una diramazione della Montagna di Valle Benedetta chiamata la Poggia, che resta a Levante di Livorno, porta l’acqua alla Città…”

“…Lasciammo poi a destra la strada di Limone, e prendemmo quella della Sambuca. Quasi appunto questo bivio, in un Campo di Tufo stritolato, e mescolato di Mattaione, che resta sotto alla strada, da mano sinistra è una Pozza, o Lagunetta formata da una sorgente di Acqua Sulfurea fredda, la quale a cagione del suo gran fetore, viene in Livorno chiamata l’Acqua Puzzolente…”

“…Vi sono molte Piante aquatiche, che ci provano bene, e vi sono anche delle Ranocchie: l’avanzo si scarica nel Rio Ugione, che le passa vicino…”

“ Da questo luogo fino alla Sambuca, dove pernottammo, il viaggio fu sempre per pendici tortuose, ma non aspre, della giogana di Valle Benedetta, coperte di macchia bassa. Queste pendici fino ad una certa altezza, sono coperte e sepolte da copiose deposizioni di Tufo e Mattaione, situate in strati orizzontali, ed i filoni inclinati delle pietre che compongono la vera ossatura del Monte, non si manifestano nel basso, sennon dove i torrenti hanno fatto grandi rosure…”

“L’acque non hanno corroso questi ammassi tanto orribilmente, come nelle Colline di Pisa, sì perché hanno un declive placido, sì ancora perché sono vestiti di folta macchia, che trattiene l’impeto dell’acqua…” (Targioni Tozzetti, 1768-1779).

 

 

 

 

 

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A cura di: Francesca Ruggeri e Federica Tani

 

   

Associazione Culturale GAIA