Comune di Collesalvetti

     

 

 

Il territorio del Comune di Collesalvetti può essere suddiviso, dal punto di vista geologico e geomorfologico, in tre sistemi: i Monti Livornesi, le Colline neogeniche-quaternarie e la pianura. Tale assetto è il risultato dei differenti stadi alternatisi nella lunga storia evolutiva di questi luoghi e ne evidenzia la complessa e varia geologia.

I Monti Livornesi

La “storia geologica” dei M.ti Livornesi è molto affascinante e comincia circa 300 milioni di anni fa, quando i continenti erano uniti in una sola grande massa detta Pangea ed erano circondati dalla Panthalassa, il grande oceano che riuniva la quasi totalità delle acque marine del pianeta. In questo scenario, due porzioni del grande continente cominciarono ad allontanarsi l’una dall’altra, finché si ebbe una frattura della Pangea e la formazione di due “tessere” distinte, quella Africana a Sud e quella Europea a Nord. Nello spazio che separava le due placche continentali si formò un oceano, la cui profondità raggiunse circa 4.000 metri. Sul fondale di questo oceano, tra 185 e 160 milioni di anni fa, cioè quando sulla terra ferma dominavano i dinosauri, ci furono risalite di magmi che, raffreddandosi, originarono le cosiddette "rocce verdi" (Serpentiniti, Gabbri e Basalti).

Queste rocce di colore verde, in tonalità variabili dal giallo al blu, ricordano la pelle dei serpenti e per questo vengono anche chiamate ofioliti, termine che deriva, infatti, dal latino lithos = roccia, pietra ed ophis = serpente. E’ nella porzione sud-occidentale del territorio comunale (in particolare presso la Fociarella) che possiamo osservare i migliori affioramenti di queste rocce.

Circa 70 milioni di anni fa la placca africana e quella europea cominciarono ad avvicinarsi, fino a quando (circa 30 milioni di anni fa) si scontrarono formando una sorta di primitivo Appennino. Successivamente, circa 20 milioni di anni fa, ci furono grandi sprofondamenti che originarono il mar Tirreno, dal quale emersero la Corsica, i Monti Livornesi ed i Monti di Casciana.

I rilievi dei Monti Livornesi, per la natura lapidea delle litologie presenti, la scarsità di depositi alluvionali e la continua copertura boschiva, si presentano in netto contrasto rispetto al circostante paesaggio delle colline.

 

Le Colline

Le Colline comprendono la porzione centro-orientale del Comune e sono rappresentate da deboli rilievi collinari, su cui si sviluppano alcuni dei principali centri abitati. Sono costituite da depositi sabbiosi, conglomeratici ed argillosi di origine marina e terrestre, depositatisi a partire da 10 milioni di anni fa.

Gli spettacolari cristalli di gesso che possiamo trovare nelle argille delle nostre colline sono la testimonianza del paesaggio miocenico, dominato da grandi bacini marini, ricchi di scogliere coralline, bacini salmastri e zone lagunari. Dopo questa fase, circa 5 milioni di anni fa (Pliocene), il livello del mare subì un forte innalzamento ed i Monti Livornesi diventarono una sorta di arcipelago.

E’ proprio durante il Pliocene e le successive trasgressioni del Pleistocene inferiore che avviene la deposizione di numerosi giacimenti fossiliferi ricchi di Gasteropodi (Nassa sp., Murex sp., Natica sp., Turritella sp. ...), Lamellibranchi (Pecten sp., Amusium sp., Chlamys sp., Arca sp. ...), Coralli, Scafopodi e Serpulidi.

Dal Pleistocene medio in poi (circa un milione di anni fa) si depositano i più giovani sedimenti continentali costituiti da limi, sabbie e conglomerati, affioranti nelle porzioni più settentrionali delle colline.

 

La Pianura

La Pianura occupa il settore settentrionale del territorio comunale e ricade nellla porzione meridionale della Pianura di Pisa. La storia della pianura è legata ai grandi apporti alluvionali quaternari del Serchio e dell’Arno ed alle variazioni del livello marino. E’ costituita per la quasi totalità da sedimenti alluvionali, palustri o di colmata, rappresentati prevalentemente da depositi argillo-limosi nella zona settentrionale e sabbioso-conglomeratici nelle valli dei corsi d’acqua.

Tutta la pianura è caratterizzata dalla quasi totale assenza di elementi geomorfologici naturali, i pochi presenti sono essenzialmente legati al reticolo idrografico o di origine antropica (chiari, arginature, aree umide soggette a ristagno) per la presenza di una fitta rete di canali e fossi di bonifica. E’ infatti in questa porzione di territorio che si trovano le aree che fino al XVIII-XIX secolo erano caratterizzate dalla presenza di numerosi paduli nel tempo prosciugati e bonificati.

 

 

 

 

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A cura di: Federica Tani

 

   

Associazione Culturale GAIA